MOSTRA TRANSMEDIALE / INSTALLAZIONI / PERFORMANCE / NEW MEDIA ART
14 artisti esplorano il ruolo dell’arte nello stravolgimento dell’esperienza turistica.
a cura di Ludovica Tata
In un contesto come quello del Giubileo, in cui la città di Roma, per accogliere un numero spropositato e continuo di visitatori, modifica le sue specifiche più profonde, “Tsunami. Spaces looping the loop” sfida la retorica della “sacralità” dei luoghi per proporre una riflessione critica e urgente che ridefinisca radicalmente il rapporto con l’altro. Se da un lato il turismo di massa si propone come un'illusoria democratizzazione del viaggio, dall'altro rivela le sue dinamiche escludenti e violente, mostrando come la possibilità di spostarsi sia ancora un privilegio di pochi, strettamente legato al desiderio di affermazione individuale e alla mercificazione dell'autenticità culturale. Il progetto pone sotto il microscopio le implicazioni politiche e sociali del fenomeno turistico, che alimenta la gentrificazione e la marginalizzazione delle comunità locali, sottraendo loro le risorse e, in molti casi, l’identità.
Public program:
12.04 PATRIMONIO E IPERTURISMO
Talk:
Yasmin Riyahi, storica dell’arte e co-founder de Le Comari dell’Arte
Associazione Mi Riconosci
Performance:
delle_Cose live a/v
3.05 FOODPORN E TURISMO ENOGASTRONOMICO
Talk:
Alberto Grandi, autore e storico dell’alimentazione
Slow Food Italy
Performance:
Velvet Uzi selections
10.05: CITTA' DEL CONTROLLO
Talk:
ANTI_OCULUS, di Acid Horizon, NERO Editions
Performance:
Mizu, live performance, curated by KLANG
17.05 GENTRIFICATION E MARGINALIZZAZIONE
Talk:
Pietro Vicari, geografo, partecipa al progetto di Quarticciolo Ribelle
Giulio Breglia, ricercatore in scienze sociali ed economiche al Gran Sasso Science Institute
Performance:
Nero Bugia liveset
Artisti
I quattordici artisti in mostra sono stati selezionati tramite una open call in cui veniva chiesto di ragionare sulla dicotomia abitare-visitare e sulle dinamiche relazionali che pongono al centro la reciprocità piuttosto che il profitto. Il progetto espositivo, composto da installazioni immersive, audio-video e dispositivi relazionali, favorisce un’esperienza partecipativa e suggerisce alternative di connessione interculturale.
Aurora Caruso
Artista italo-belga, esplora la realtà e l’arte attraverso il video. Dopo aver studiato cinema in Italia, prosegue gli studi in Comunicazione e Art & Design alla John Cabot University. Il suo lavoro è contraddistinto da innovazione e pensiero critico.
Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Perugia e Bologna. Dal 2019 è membro di Spazio In Situ e dal 2020 fa parte della redazione di ISIT. La sua ricerca artistica esplora i temi di identità e memoria in relazione alle immagini e alle percezioni, e studia confini e continuità tra reale e virtuale.
Storica dell’arte e guida turistica. Nel 2008 da avvio al suo progetto artistico che in maniera interdisciplinare si interroga “sull’essenza di ognuno di noi come un punto nell’universo”. Partecipa alla Biennale del Mediterraneo a Salonicco nel 2011 e ad una mostra alla Pelanda di Roma nel 2012. Ad oggi ragiona attraverso l’arte digitale sui luoghi che attraversa quotidianamente per lavoro.
Ricercatore nel campo dell'interazione uomo-computer dal 1999, si è specializzato nell'applicazione delle nuove tecnologie ai contesti sociali ed economici. Dal 2004, le sue opere sono state presentate in numerosi festival internazionali. Dal 2011, insegna sistemi interattivi e prototipazione rapida all'Istituto Europeo di Design, continuando a lavorare nella tecnologia applicata all’arte e al design.
Il collettivo delle_Cose è un'entità artistica informale e intermittente. Fondato da Alessandro Caccuri e Rodolfo Surico, entrambi formatisi all’UNIRSM, e Marco dell’Abate, laureato alla Royal Academy of Art (KABK), il collettivo opera tra Italia e Olanda.
La ricerca artistica di Marco De Rosa indaga lo spazio in cui opera, mantenendo una solida relazione con il pubblico fruitore. La pulizia, l’attenzione per i dettagli e la precisione maniacale sono alla base dei lavori dell’artista romano che, attraverso diversi medium, immortala squarci di vita quotidiana cristallizzati in un tempo che sfugge al suo inesorabile ritmo. Strumenti di misurazione, attrezzi da lavoro e personaggi comuni diventano protagonisti tanto nel processo creativo che nelle opere.
Riccardo Eggshell è un attore, lettore e autore con vent'anni di esperienza tra teatro, cinema, doppiaggio e audiolibri. Collabora con il Centro Nazionale del Libro Parlato dell'U.I.C.I. di Roma e ha lavorato con artisti come Paila Pavese, Flavio Bucci e Giancarlo Giannini. Attualmente interpreta Carmelo Bene nel nuovo film di Franco Maresco, prodotto da Lucky Red.
Chiara Fantaccione studia all’Accademia di Belle Arti di Perugia e alla RUFA. La sua ricerca esplora l’uso dell’immagine contemporanea e la sua sovrapposizione alla realtà, tra arte, fotografia e dispositivi digitali. Dal 2017 fa parte di Spazio In Situ. Espone in mostre come Sunset Boulevard (Curva Pura, 2024) e Fotoelettrico (Ma Project, 2023) e partecipa a residenze artistiche come D3CAM3RON3 (2022) ed East London Printmakers (2018).
Harichase non ha una formazione accademica, ma una necessità esistenziale di espressione intima, che emerge a risultato di un quotidiano percorso introspettivo. Si pone in costante relazione con la realtà circostante nei suoi contrasti intrinseci tra persistenza e trasformazione, materico e effimero, segno grafico e tensioni performative.
Man Bites Dog è un progetto nato a Berlino dalla collaborazione tra Livia Borzetti, Eugenio Petrarca e Federico Russo.
Il trio esplora i limiti della percezione attraverso opere che uniscono musica elettronica sperimentale, sintesi modulare e installazioni audiovisive immersive.
“Spesso splendida, a tratti inquietante e in costante mutamento” (Pitchfork), MIZU esplora i temi della trasformazione e delle infinite possibilità del sé attraverso il suo inconfondibile modo di suonare il violoncello e le sue performance audaci.
Formata alla Juilliard, la sua pratica sperimentale trasforma esplorazioni autoregistrate sul suo strumento in paesaggi sonori intensi e distintivi. Le sue opere hanno ricevuto elogi dalla critica e l'attenzione di piattaforme come Pitchfork, The New York Times*, New Sounds, Stereogum e Them.
Pascolo Abusivo è un collettivo artistico transdisciplinare e multimediale che si concentra sull'esplorazione dell'esperienza umana contemporanea attraverso un mix di pensiero critico, attivismo collettivo, ricerca e sperimentazione, utilizzando diversi media e tecnologie per indagare l'interazione tra habitat, pratiche sociali e strumenti della cultura digitale contemporanea. Pascolo Abusivo esplora i confini delle esperienze immersive, installazioni multimediali, performance luminose e visive.
re_derma è un collettivo artistico nato dall’incontro di Lidia De Nuzzo, Jeasmine Mesiano e Carlotta Zambelli. Fondato nel 2024, sviluppa una ricerca installativa, visiva e sonora attraverso le nuove tecnologie dell’arte. Ha preso forma negli spazi dell’Accademia di Belle Arti di Roma, dove attualmente studiamo.
Il collettivo Touchy Toy nasce nel 2021 dall’incontro di Gabriele Petrillo, Andrea Lupo e Matteo Camerini. Nel 2023 si uniscono Christian D’Amico e David Quintarelli, ampliando il gruppo.
La loro ricerca esplora il rapporto tra tecnologia ed estetica, dando vita a installazioni sonore, performance audiovisive e composizioni musicali. L’estetica del collettivo si ispira a una visione utopica del digitale, con riferimenti alla cultura pop contemporanea e a cortocircuiti semantici.
LIMINAL SPACE è un progetto di Simposio associazione culturale Via Giuseppe Libetta 21, 00154 - Roma